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L’ORO PERSO DEI GRANDI FARAONI

Che ci crediate no, nell’antico Egitto non esisteva la moneta, ma vigeva il sistema del baratto, cosa che escludeva dalla valutazione economica, proprio l’elemento che più di tutto oggi la rappresenterebbe: l’oro. Infatti furono le motivazioni religiose a spingere questa grande civiltà a creare uno tra i più bei manufatti antichi in oro, la maschera di Tutankhamen. Proprio per il suo colore, l’oro veniva associato alla divinità principale, il Sole appunto e quindi gli venivano di conseguenza attribuite caratteristiche magiche.

Non solo, ma moltissimi faraoni erano soliti rivestire le proprie tombe con lamine d’oro, oggetti che puntualmente vennero poi nel tempo sottratti dai saccheggiatori. Fortunatamente per gli antichi egizi, l’oro poteva essere facilmente estratto dalle vicine zone della Nubia, nazione confinante a Sud con l’Egitto e con la quale i faraoni spesso erano costretti ad estenuanti guerre di confine. L’estrazione restava sempre comunque piuttosto limitata nella quantità anche e soprattutto per via delle tecniche che erano, ovviamente, ben diverse da quelle utilizzate da noi e difficilmente potevano permettere un’ottimizzazione della resa.

Ad ogni modo, al di là di tutto, la popolazione era solita adornarsi con splendidi manufatti considerati più che altro simboli religiosi e oggetti di protezione per la salute. Ma anche oltre la vita l’oro poteva proteggere il defunto tanto che diversi meravigliosi oggetti sono stati trovati sia nelle tombe dei faraoni che nascosti all’interno delle fasce delle mummie. Una presenza, quella dell’oro che richiedeva, a monte, trattative con Paesi anche lontani come quelli presenti nella zona del Mar Rosso. ll che significa che gli egiziani, pur di procurarsi dell’oro in misura superiore a quello proveniente dalla Nubia erano in grado di organizzare carovane capaci di attraversare il deserto del Sahara in direzione del Medio Oriente.

Quella egiziana era un’industria particolarmente fiorente per quanto riguarda la lavorazione dell’oro anche da un punto di vista artistico con particolare attenzione ai gioielli in turchese, visto che il colore dei faraoni era il blu. La scoperta di alcune miniere presenti appunto nell’Egitto del Sud ha portato addirittura a credere che gli egiziani fossero stati il primo popolo ad estrarre l’oro e a creare le prime tecniche per la sua lavorazione.