Lux-ottica: una società che sembra non essersi limitata ad avere la luce solo nel nome, ma che,
anche nella sostanza di una produzione fondata sugli occhiali, ha aguzzato la vista, rendendo chiaro
un progetto di affari sempre maggiore.
Si conclude un nuovo anno per la società leader mondiale di occhiali da sole e montature da vista;
un anno che, come nei precedenti tree esercizi (Ebitda, Roi e Roe in aumento anno su anno dal
2010) non delude le aspettative e, anzi, termina per il quarto esercizio consecutivo in crescita.
Dai ricavi in progressivo aumento dal 2010 al 2012 (per 5,8, 6,2 e 7,1 miliardi), si stima che l’anno
appena concluso possa portare la società a toccare la vetta sopra i 7,6 miliardi (in aumento di circa
l’8%) ed un utile d’esercizio previsto attorno ai 620 milioni (contro i precedenti 546).
Luxottica e una chiara prospettiva futura
Luxottica, una realtà poliedrica e difficile da inquadrare in una specifica categoria di prodotti. A
metà tra l’ottica e il lusso, a metà tra l’utilità e la moda, ma decisamente schierata dalla parte della
profittabilità: con 25 marchi al suo attivo ed una presenza dinamica sul territorio, estesa dal Pacifico
all’Atlantico, la società pare non aver sentito il peso di una crisi mondiale che dal 2008 affligge
industria ed impresa e che, anche sull’anno appena iniziato, pare riserbare buone prospettive (in
riferimento soprattutto al lungo periodo): con un fatturato previsto in crescita fino al 10% ed utili
netti che potrebbero assistere a crescite nell’ordine di grandezza del 15-20%, Luxottica si prepara
ad affrontare un anno ancora incerto, che inaugura tuttavia con un 2014 dai progetti, che almeno
nella forma, paiono ‘lungimiranti’.